L’avventura napoletana di Luigi Caflisch
LE ORIGINI
Caflisch ha lasciato un’eredità che è arrivata sino ai nostri giorni attraverso quasi duecento anni di storia e quattro generazioni della famiglia.
Lo svizzero Luigi Caflisch da giovane, si trasferisce a Livorno per imparare l’arte pasticcera presso la bottega Tuccetti, entrandovi come garzone. Acquisiti i segreti e le tecniche di lavorazione, Luigi apre a Livorno insieme a tre suoi amici una pasticceria, con annessa produzione di liquori.
Successivamente insieme ai suoi vecchi soci, decide di trasferirsi a Roma e di aprire prima a Via Bergamaschi e poi in via del Corso.
IL SUCCESSO
Leccornie di ogni tipo, pasticcini francesi, di tutte le forme, di tutti i colori, con creme, chiare, brune, gialle, bianche e rosee, anche questi pasticcini, che formano la delizia dei napoletani, erano messi a piramidi, a castelli, nei grandi doppi fogli di carta.
Le chicche francesi anche nel nome, dalle pralines ai fondants, dalle draghe alle langues de chat, scomparivano nelle scatole confezionate di confetti di raso, di trina, di paglia, di maiolica, di metallo cesellato; ma anche i biscotti, la cosiddetta pasticceria secca, la più comune schiacciata, la pizza dolce.
OGGI
La tradizione Caflisch continua ancora oggi con una rivisitazione dei prodotti della tradizione, con la cura dell’artigianalità dell’offerta, con ingredienti selezionati delle più rare materie prime.
Il brand Caflisch continua ad essere associato al ricordo di una pasticceria di eccellenza, raffinata e di classe, i cui prodotti sono il risultato della sapiente capacità nel combinare creatività degli chef e scrupolosa attenzione alla selezione degli ingredienti e all’innovazione dei metodi di lavorazione.